Perché scegliere una casa in legno

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Abitare sostenibile

8 Luglio 2020
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Negli ultimi anni il tema ambientale ha trovato sempre più risonanza all’interno del dibattito internazionale, spostando l’attenzione su problematiche da troppo tempo ignorate, e generate dal rapporto sbagliato che le attività umane hanno instaurato con l’ecosistema-ambiente. L’attenzione su questi temi nasce per garantire una qualità della vita migliore sia per questa che per le prossime generazioni, ma anche e soprattutto per salvaguardare il pianeta che da sempre ci ospita.

Nell’edilizia (ma in generale per ogni oggetto che ci circonda), la sostenibilità ambientale non riguarda solamente, come comunemente si pensa, i consumi energetici dell’edificio, ma si riferisce all’intero processo che lo riguarda, dalla produzione delle materie prime alla demolizione e smaltimento.

In questo contesto, il legno come materiale da costruzione ci permette di scegliere una soluzione che possa rispettare sia noi stessi che l’ambiente, rendendolo il materiale per eccellenza dell’architettura sostenibile, e le ragioni son presto dette.

Innanzitutto, il legno è un materiale “vivo”, che si autoproduce: esso, infatti, cresce e si sviluppa spontaneamente, contribuendo anche al miglioramento della qualità dell’aria durante il suo ciclo di vita, attraverso il processo di fotosintesi. Questo azzera i costi di produzione, non dovendo esso subire processi di estrazione, lavaggio, trasformazione, cottura in altoforni, etc, che invece sono necessari per i materiali da costruzione più comuni. Uno studio ambientale su due edifici, uno costruito in calcestruzzo ed uno in legno, ha dimostrato che il legno ha ridotto le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera di 100 tonnellate rispetto alla costruzione tradizionale. È evidente come questo dato sia rilevante su scala globale. Inoltre, è importante ricordare che il legno fa parte delle “risorse rinnovabili”, ovvero quelle risorse che possono auto-rigenerarsi teoricamente all’infinito e che quindi, contrariamente alle materie prime utilizzate per cemento e mattoni, possono garantire una fornitura illimitata nel tempo. 

Contrariamente a quello che si potrebbe pensare e che molto spesso – erroneamente – si scrive, il settore del legno per l’edilizia non contribuisce in alcun modo alla deforestazione del pianeta. Esso, infatti, proviene da foreste a gestione certificata e controllata, le quali seguono un rigoroso processo di sostituzione degli alberi tagliati con alberi più giovani e più efficienti dal punto di vista del processo di fotosintesi. Inoltre, gli alberi tagliati sono sempre in numero minore rispetto a quelli presenti. Per fare un esempio, l’istituto CNR IVALSA di San Michele all’Adige ha dimostrato che il legno necessario per costruire un edificio in legno di 200 m2 equivale alla ricrescita oraria spontanea dei boschi trentini.  Inoltre, tutta la filiera di produzione, dalla pianta al prodotto finito, è severamente disciplinata per evitare l’utilizzo di legni aventi dubbia provenienza.

Concluso il suo ciclo di vita, il quale è esattamente identico a quello di una costruzione eretta con i materiali edili tradizionali quali cemento armato e laterizi, l’edificio in legno può essere smontato ed i suoi materiali riciclati o riutilizzati per il 99%. Durante il suo ciclo di vita, inoltre, l’edificio in legno permette un’ottima tenuta dell’aria, consentendo così di ridurre ed ottimizzare i consumi e le emissioni riguardanti i processi di riscaldamento/raffrescamento.  

Tutte queste caratteristiche, unite a quelle meccaniche e fisiche, sono valse al legno il titolo di “materiale della bioedilizia” per eccellenza, e la maggiore consapevolezza delle sue caratteristiche porta sempre più persone a sceglierlo per costruire la casa dei sogni.

Per questo Domus Legno ha deciso di guardare al futuro, offrendo ai suoi clienti materiali eccellenti e soluzioni abitative all’avanguardia, in grado di rispondere sia alle esigenze delle persone che dell’ambiente.